Un’efficace azione educativa, non solo in ambito sportivo, non può prescindere da una sinergica collaborazione tra famiglie e Associazione.
Lo sport è riconosciuto quale attività che, praticata in modo leale, offre agli individui l’opportunità di conoscere se stessi, di esprimersi e di raggiungere soddisfazioni. Il
diritto dei bambini e dei giovani a praticare uno sport e trarne soddisfazione deve essere garantito: è responsabilità di Istituzioni e adulti che questo diritto sia rispettato, come disposto dal
Codice Europeo di Etica Sportiva.
Le indicazioni e le norme di seguito illustrate sono finalizzate ad
agevolare la relazione tra le famiglie e l’Associazione e a diffondere una buona cultura sportiva.
È auspicabile pertanto:
- rispettare e condividere le decisioni dell’Associazione che si riferiscono alla mission societaria, un progetto più ampio di quello della singola squadra in cui gioca la figlia;
comprendere e far comprendere ai propri figli il lavoro degli allenatori, rispettando le persone, i ruoli e le competenze;
infondere nei propri figli il valore dell’impegno costante, in allenamento e in partita, e far riconoscere il valore del gruppo favorendo l’integrazione;
educare al rispetto delle regole del gioco e del direttore di gara;
responsabilizzare i figli alla cura dei beni propri e altrui;
sostenere sempre la propria squadra, che vinca o perda, ed evitare critiche e discussioni tecniche, in quanto compito dell’Associazione e dell’allenatore;
incoraggiare le giocatrici a partecipare con entusiasmo e sostenere sempre il bel gioco di tutti;
condannare comportamenti e linguaggi scorretti dentro e fuori dal campo;
partecipare a tutte le attività dell’Associazione e seguire le gare di tutte le squadre quando è possibile.
- Norme generali
- ritardi e assenze: nel caso di ritardi o impossibilità a partecipare agli allenamenti o alle partite, i genitori delle atlete minorenni sono tenuti ad avvisare anticipatamente gli allenatori della propria squadra, in modo da consentire un’adeguata programmazione. Le atlete maggiorenni provvederanno ad avvisare autonomamente l’allenatore in via prioritaria tramite telefonata e in subordine tramite messaggio sms che spieghi motivazione e tempi dell’assenza. I genitori, in ogni caso, potranno richiedere all’allenatore visibilità del registro presenze relativo alla sola loro figlia. I permessi di uscita anticipati devono essere concordati con il proprio allenatore;
accesso in palestra: al fine di poter garantire a tutte le atlete una buona concentrazione durante l’allenamento, genitori e amici potranno restare in palestra solo previa richiesta, con relativa espressa autorizzazione, dell’allenatore;
comportamento: durante le partite in casa e fuori casa, astenersi da comportamenti scorretti e irriguardosi verso il direttore di gara, verso la propria figlia e le compagne di squadra e verso i tifosi avversari, che potrebbero ledere l’immagine dell’Associazione ma soprattutto dimostrarsi esempi antisportivi e non educativi per i propri figli;
partecipazione: il ruolo del genitore è importante come momento di aiuto alla vita societaria; tra i tanti compiti che i genitori posso svolgere per sostenere l’organizzazione dell’Associazione rientrano i servizi di: arbitro associato, segnapunti, dirigente accompagnatore. A tale proposito, l’Associazione raccoglierà le adesioni e predisporrà appositi corsi in modo che ogni squadra possa avere il proprio staff tecnico completo essendo autosufficiente rispetto all’organizzazione complessiva;
chiarimenti: nella vita quotidiana dell’Associazione e nella fase di crescita delle atlete è normale che ci sia la necessità di comprendere eventi o chiarire comportamenti; è fondamentale che sia costantemente attivo un rapporto di comunicazione tra famiglie e Associazione utilizzando sempre i canali e le modalità corrette. Ogni squadra avrà nel suo organico, e sarà tempestivamente reso noto, uno o più Dirigenti che saranno l’interfaccia dei genitori per affrontare e chiarire le eventuali situazioni che possano insorgere. L’Allenatore non è un interlocutore dei genitori soprattutto per questioni di carattere tecnico-agonistico.